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Area FAQ

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Il laboratorio è convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale?
Quando e come avviene la consegna del referto?

Al momento dell’accettazione, prima di effettuare il prelievo o contestualmente alla consegna dei campioni biologici, il personale rilascia una ricevuta su cui sono riportate tutte le informazioni relative alla prestazione. In basso è riportato il giorno previsto per la consegna dei risultati. Su richiesta potete scaricare il referto dall’area riservata (Referti on line) del nostro sito (https://www.cpss.it).

E’ possibile delegare il ritiro dei referti degli esami?

E’ possibile delegare il ritiro consegnando la ricevuta, rilasciata al momento dell’accettazione, debitamente compilata. La persona delegata potrà ritirare i referti solo dopo aver presentato un proprio documento di riconoscimento.

E’ possibile avere una certificazione che giustifichi presso il datore di lavoro l’assenza a causa del prelievo di sangue?

Si, su richiesta, il Laboratorio può rilasciare una dichiarazione sottoscritta dal responsabile sanitario che attesta l’avvenuto prelievo nel giorno di esecuzione presso il Laboratorio stesso.

Cos’è il PSA (Antigene Prostatico Specifico)?

Il PSA è una particolare proteina (glicoproteina) specifica dell’epitelio della prostata.
La quantità di questo antigene presente nel sangue tende ad aumentare in presenza di qualsiasi malattia della prostata in evoluzione, maligna o benigna. Valori superiori a 4 ng/ml andrebbero valutati con indagini più approfondite, in quanto il “rischio” di patologia tumorale aumenta all’aumentare del valore del PSA. (10 → 55%).

Colesterolo (totale, buono, cattivo?)

Il colesterolo è una molecola che entra nella composizione delle proteine che provvedono a trasportare i grassi alle cellule (LDL, VLDL…) e dal circolo sanguigno dell’organismo al fegato (lipoproteine HDL).
Una quantità elevata di colesterolo nel sangue viene considerata un fattore di rischio per l’aterosclerosi e, di conseguenza, per molte malattie cardiache.
Oltre alla colesterolemia totale è importante considerare la quantità di colesterolo HDL (colesterolo buono), che è invece un fattore protettivo. Quindi è più preoccupante un basso livello di colesterolo HDL che un alto livello di colesterolo totale.
Il rapporto tra i valori di colesterolo totale e quelli dell’HDL rappresenta l’indice di rischio cardiovascolare che per le persone sane deve essere:

  • inferiore a 5 nell’uomo
  • inferiore a 4,5 nella donna

Esami consigliati:

Come posso raccogliere le urine delle 24h in modo corretto?

Il giorno della raccolta devono essere eliminate le prime urine del mattino (urine della notte). Da questo momento inizia la raccolta vera e propria che si protrarrà alle prime urine del giorno successivo possibilmente ad un orario vicino a quello di inizio raccolta. Quindi, le urine raccolte vanno portate al più presto in laboratorio dove verrà misurato adeguatamente il volume.

Segui: Guida alla preparazione dei campioni biologici

Se bisogna eseguire contemporaneamente l’esame chimico-fisico delle urine e l’urinocoltura è necessario utilizzare due differenti contenitori?

No, basta un solo contenitore purché sterile.

Segui: Guida alla preparazione dei campioni biologici

Qual è il modo corretto per raccogliere le urine per eseguire l’urinocoltura?

Lavare le mani e i genitali con acqua e detergente ed asciugare. Quindi, aprire il contenitore sterile senza contaminare l’interno del contenitore ed il coperchio. Eliminare il primo getto e raccogliere parte del getto successivo direttamente nel contenitore riempiendolo per metà. Richiudere accuratamente il contenitore.

Segui: Guida alla preparazione dei campioni biologici

A che settimana di gravidanza posso eseguire lo studio del cariotipo fetale?

Lo studio del cariotipo fetale può essere eseguito sia mediante il prelievo di villi coriali (villocentesi) a partire dalla 10a settimana di gravidanza sia mediante il prelievo di liquido amniotico (amniocentesi) a partire dalla 15-16a settimana di gravidanza.

Dopo quanti giorni dal termine della terapia antibiotica posso eseguire l’urinocoltura di controllo?

Occorre aver sospeso la terapia antibiotica da almeno sei giorni salvo diversa indicazione del medico curante.

Segui: Guida alla preparazione dei campioni biologici

Quali sono i batteri responsabili di cistite?

Il microrganismo responsabile della maggior parte delle cistiti, è l’Escherichia coli seguito da Stafilococcus saprophyticus , Klebsiella pneumoniae, Enterococcus faecalis , Proteus mirabilis, Pseudomonas aeruginosa e da altri batteri di origine intestinale.
Infatti, la maggior parte delle infezioni urinarie è causata da microrganismi di provenienza intestinale.

Lo streptococco in gravidanza è pericoloso?

E’ lo Streptococco beta-emolitico di gruppo B o Streptococcus agalactiae, che fa parte della normale flora gastrointestinale e può colonizzare la vagina e le vie urinarie della donna ma di solito non produce sintomi o segni di tipo ginecologico (prurito vulvovaginale, ecc..).
Per le donne non gravide lo Streptococcus agalactiae non causa grossi problemi, ma, in gravidanza, il batterio può essere trasmesso al feto durante il parto, causando al neonato sepsi neonatale o meningite
Quindi, estrema importanza ha la sua diagnosi in gravidanza e la successiva somministrazione antibiotica alla madre.

A cosa serve eseguire lo screening per la trombofilia in caso di poliabortività?

Lo screening per la trombofilia serve a determinare la presenza di mutazioni in alcuni geni fondamentali nel processo di coagulazione. I geni più importanti sono il Fattore II, il Fattore V e il gene MTHFR. La presenza di mutazioni può predisporre ad una maggiore suscettibilità a problemi trombotici e provocare, in caso di gravidanza, microtrombosi placentari, rappresentando quindi un fattore di rischio di aborto spontaneo. Esiste la possibilità di somministrare una terapia preventiva, che va concordata tra ematologo e ginecologo.

Sono risultato portatore sano di talassemia: cosa significa e cosa devo fare?

Se l’osservazione di alcuni valori dell’emocromo (concentrazione emoglobina, numero totale e volume corpuscolare medio dei globuli rossi) fanno sospettare lo stato di portatore di talassemia, si deve eseguire lo studio delle Emoglobine anomale (HbS, HbF, HbA2). Valori alterati di queste varianti emoglobiniche permettono di confermare lo stato di portatore sano di talassemia. Questa condizione non crea problemi al portatore, ma determina un rischio riproduttivo quando in una coppia entrambi i partner dovessero essere portatori sani di talassemia. In questo caso, mediante l’analisi genetica nel gene della Globina, nella coppia vanno determinate le mutazioni che causano l’alterazione, in modo da poter eventualmente eseguire la diagnosi prenatale di Talassemia.

Cos’è l’omocisteina e cosa comporta una iperomocisteinemia?

L’omocisteina è un aminoacido il cui metabolismo viene regolato, all’interno del nostro organismo dall’azione di enzimi e vitamine come acido folico e vitamine B6 e B12. Quando i livelli plasmatici dell’omocisteina arrivano a concentrazioni troppo elevate, ovvero superano il valore di circa 12 µmol/L, si parla di iperomocisteinemia.
L’iperomocisteinemia può derivare da diverse cause:

  • genetiche: deficit metabolico dell’enzima cistationina-β-sintetasi.
  • carenza di folati, vitamina B12, vitamina B6
  • stile di vita: tabagismo, ridotta attività fisica, ecc.
  • malattie intercorrenti: ipotiroidismo, LES, psoriasi, ecc.

Una carenza di queste vitamine può fare sì che l’omocisteina si accumuli danneggiando le pareti dei vasi sanguigni.
L’iperomocisteinemia è considerata, quindi, un fattore di rischio, oltre che per lo sviluppo di malattie cardiovascolari, anche per patologie cerebrali e per fratture ossee di natura osteoporotica.

Sospetto di essere celiaco. Quali esami posso fare?

La diagnosi di celiachia si effettua mediante esami del sangue per la ricerca di anticorpi specifici: AGA (anticorpi antigliadina), EMA (anticorpi antiendomisio) ed TGA (anticorpi antitransglutaminasi) della classe IgA.
A queste indagini è sempre bene associare il dosaggio delle IgA totali. Una loro carenza comporterebbe una risposta falsamente negativa che andrebbe approfondita con il dosaggio delle IgG dei suddetti anticorpi.
Per la diagnosi definitiva è però necessaria una biopsia dell’intestino tenue, per determinare l’atrofia dei villi intestinali.

Esami per la diagnosi di Celiachia

A cosa serve eseguire il cariotipo in caso di infertilità?

Mediante l’analisi del cariotipo si possono evidenziare le aneuploidie, cioè le variazione nel numero dei cromosomi, e le anomalie di struttura dei cromosomi (es. traslocazioni bilanciate). Le anomalie del cariotipo, oltre ad essere causa del 60% degli aborti spontanei, possono spesso causare infertilità o sterilità. L’analisi del cariotipo è uno dei primi esami da eseguire, così come anche indicato in tutti i protocolli diagnostici.

Esami consigliati:

Perché devo eseguire lo screening per Fibrosi Cistica se non riesco ad avere figli?

Data l’alta frequenza di portatori di fibrosi cistica nella popolazione vi è indicazione all’esecuzione di screening molecolare per l’individuazione degli eterozigoti anche in assenza di familiarità. Tale indicazione è raccomandata in modo particolare nelle coppie con infertilità che si accingono ad eseguire programmi di procreazione medicalmente assistita. Nell’uomo, inoltre, la presenza alterata di un particolare polimorfismo del gene (poli-T) può essere responsabile di infertilità con agenesia dei dotti deferenti.

Come ci si accorge di avere intolleranze alimentari?

Le intolleranze alimentari si verificano quando il corpo è incapace di digerire correttamente certi alimenti o sostanze presenti negli alimenti. Differiscono dalle allergie alimentari, che coinvolgono il sistema immunitario. Le intolleranze alimentari sono spesso legate a problemi digestivi e possono causare una serie di sintomi sgradevoli. Alcune delle intolleranze alimentari più comuni includono:

  1. Lattosio: L’intolleranza al lattosio è la difficoltà nell’assorbire il lattosio, lo zucchero del latte. I sintomi possono includere gonfiore, diarrea, crampi addominali e gas.
  2. Glutine: La sensibilità al glutine o la celiachia comporta l’incapacità di tollerare il glutine, una proteina presente nel grano, segale e orzo. Questa condizione può causare danni all’intestino tenue e sintomi quali diarrea, perdita di peso, affaticamento e dolore addominale.
  3. Fruttosio: L’intolleranza al fruttosio è la difficoltà nel metabolizzare il fruttosio, uno zucchero presente in molti frutti. I sintomi possono includere gonfiore, diarrea e crampi.
  4. Solfiti: Alcune persone possono essere sensibili ai solfiti, che sono additivi alimentari utilizzati per conservare il cibo. Possono causare sintomi come mal di testa, difficoltà respiratorie e disturbi gastrointestinali.
  5. Istamina: L’intolleranza all’istamina è legata a un accumulo eccessivo di istamina nell’organismo, spesso a causa di un’incapacità di metabolizzarla correttamente. Gli alimenti ricchi di istamina (come formaggi stagionati, vino rosso e alimenti fermentati) possono causare sintomi come mal di testa, orticaria e congestione nasale.
  6. Proteine del latte di mucca: Alcune persone possono essere intolleranti alle proteine del latte di mucca, provocando sintomi simili a quelli dell’intolleranza al lattosio.

È importante sottolineare che le intolleranze alimentari possono variare notevolmente da persona a persona, e la gravità dei sintomi può dipendere dalla quantità di alimento consumata e dalla sensibilità individuale. Se si sospetta un’intolleranza alimentare, è consigliabile consultare un medico o un dietologo per una valutazione accurata e per stabilire una dieta appropriata.

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